Come fare cose con le parole
A cura di Carlo Penco e Marina Sbisà
Pubblicazione:
gennaio 2019
Edizione:
2
Pagine:
176
Peso:
242 (gr)
Formato: 140x210x13 (mm)
Confezione: Brossura
EAN: 9788821112065
9788821112065
Ultima ristampa:
19 ottobre 2023
Descrizione
Insieme al Tractatus e alle Ricerche filosofiche di Wittgenstein, Come fare cose con le parole è uno dei testi che hanno maggiormente influenzato la filosofia del linguaggio nel Novecento. Ricco di forza polemica e di intuizioni geniali, il lavoro di Austin ha segnato una svolta dalla concezione del linguaggio inteso come descrizione del mondo a quella del linguaggio come azione. La sua teoria costituisce ancora oggi uno strumento di classificazione e comprensione non solo per filosofi e linguisti, ma anche per gli studiosi di tante discipline: dalla giurisprudenza all’intelligenza artificiale, dalla sociologia alla teoria della letteratura.
Sommario
Introduzione (Carlo Penco e Marina Sbisà). Bibliografia. Scritti di ].L. Austin. Nota alla traduzione (Carla Villata).
Come fare cose con le parole. Prefazione alla I ed. originale. Prefazione alla II ed. originale. Lezione I: Performativi e Constativi. Lezione II: Condizioni per la felicità dei performativi. Lezione III: Infelicità: colpi a vuoto. Lezione IV: Infelicità: abusi. Lezione V: Criteri possibili per i performativi. Lezione VI: Performativi espliciti. Lezione VII: Verbi performativi espliciti. Lezione VIII: Atti locutori, illocutori e perlocutori. Lezione IX: Distinzioni tra atti illocutori e perlocutori. Lezione X: «Nel dire...» vs. «Col dire...». Lezione XI: Asserzioni, performativi e forza illocutoria. Lezione XII: Classi di forza illocutoria. Appendice. Indice analitico.
Note sull'autore
John Langshaw Austin (1911-1960) è il più rappresentativo tra i filosofi analitici di Oxford. Formatosi sui testi di Aristotele, è stato tra i maggiori esponenti della cosiddetta «filosofia del linguaggio ordinario», corrente di pensiero nata tra gli anni '30 e '40 del Novecento, che ha autonomamente sviluppato idee analoghe a quelle diffuse da Wittgenstein a Cambridge nello stesso periodo.