Descrizione
Hannah Arendt e Hermann Broch si incontrano per la prima volta nel maggio 1946: tra i due nasce un’intensa amicizia dell’anima e dello spirito come testimonia questo Carteggio.
Broch era affascinato dal coraggio e dall’energia intellettuale della Arendt, la quale considerava La morte di Virgilio una delle più importanti opere letterarie della modernità, punto di congiunzione tra i romanzi di Proust e di Kafka. La corrispondenza getta luce sulle condizioni dell’esilio nei primi anni del secondo dopoguerra e presenta dibattiti su Albert Camus e Arthur Koestler, su Martin Heidegger e Karl Jaspers, sulla situazione tedesca e sui diritti umani.
Sommario
1. Un capitolo dell’intelligenza ebraica in esilio: il carteggio Broch/Arendt (1946-1951) di Roberto Rizzo. 2. Criteri d’edizione e abbreviazioni di Vito Punzi. 3. Carteggio 1946-1951. 4. Saggi di Hannah Arendt su Hermann Broch. 5. Non più e non ancora. La morte di Virgilio di Hermann Broch (1946). 6. Hermann Broch e il romanzo moderno (1949). 7. Introduzione ai Saggi di Hermann Broch (1955). 8. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Hannah Arendt (1906-1975), è tra stata tra le più originali intellettuali della seconda metà del Novecento. Tra le opere tradotte in italiano: Vita Activa (Bompiani, 2000), Le origini del totalitarismo (Einaudi, 2009), Sulla rivoluzione (Einaudi, 2009), La banalità del male (Feltrinelli, 2013), La Vita della mente (Bompiani, 2017) e La menzogna in politica (Marietti 1820, 2018).
Hermann Broch (1886-1951), è stato uno dei più acuti interpreti del Novecento. Tra le sue opere disponibili in italiano: la trilogia narrativa I sonnambuli (Einaudi e Adelphi), Hofmannsthal e il suo tempo (Adelphi, 2010), La morte di Virgilio (Feltrinelli, 2016), Il racconto della serva Zerlina (Adelphi, 2016) e Il kitsch (Abscondita, 2018).