15 giugno 2022 - acquisizione dell'azienda del CED all'asta: la storia di EDB e Marietti continua

É con vivissima soddisfazione che comunichiamo che l'azienda del Centro Editoriale Dehoniano è stata aggiudicata, nella vendita tenutasi il 15 giugno 2022 presso il Tribunale di Bologna, a una compagine di investitori istituzionali, coordinata dal Prof. Alberto Melloni della Fondazione di Scienze Religiose di Bologna, che porterà avanti un progetto editoriale e d'impresa di amplissimo respiro, con il dichiarato obiettivo di fare rivivere gli storici marchi e cataloghi editoriali di EDB, EDB Scuola e Marietti 1820.
Questo importante risultato è il frutto del lavoro di otto mesi di esercizio provvisorio dell'impresa, che ha consentito di rivitalizzare la Casa degli Autori di EDB e Marietti 1820 (come l'abbiamo voluta chiamare all'ultimo Salone del Libro di Torino), scuotere dal profondo il mercato dell'editoria e fare venire alla luce progetti per la conservazione e lo sviluppo degli imponenti cataloghi: perle assolute della cultura cattolica e laica del nostro Paese.
Ringraziamo per l'attenzione e la collaborazione che, da più parti, abbiamo ricevute.

Centro Editoriale Dehoniano - CED
(Riccardo Roveroni)
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La Leggenda del Grande Inquisitore

Introduzione di Vittorio Strada

Pubblicazione:  gennaio 2008
Edizione:  1
Pagine:  216
Peso:  259 (gr)
Collana:  1051 Saggistica
Formato:  140x210
Confezione:  Brossura
Altri autori:  Introduzione di Vittorio Strada
EAN:  9788821165894 9788821165894

non acquistabile
Descrizione
Capita, talvolta, che un personaggio o un breve brano di un’opera famosa acquistino autonomia e raggiungano per i lettori una forza simbolica pari a quella dell’opera stessa. È questo certamente il caso della Leggenda del grande Inquisitore, racconto inserito nei Fratelli Karamazov di F.M. Dostoevskij. Vi compaiono le figure di Gesù e del Grande Inquisitore a testimoniare il contraddittorio rapporto dello scrittore con il cristianesimo nelle sue diverse forme storiche. La forza drammatica e "dialogica" dell'incontro tra Gesù e il "suo" Inquisitore sta – come dice Vittorio Strada – «nella tensione aperta tra il silenzio del primo e il discorso del secondo, nel confronto stesso tra due forze di cui l'una, quella dell'Inquisitore, è la perversione spirituale dell'altra, ma, nello stesso tempo, ne è lo sviluppo storico». Di questo racconto un’interpretazione sicuramente importante è quella di Rozanov, pubblicata per la prima volta nel 1891 nel libro che lo impose al pubblico. Si tratta di un’indagine filosofica, più che di critica letteraria, che propone un approccio originale. Rozanov scriveva: «Tutto si è talmente intricato che i “malvagi” hanno più pietà dell’uomo di quanto non l’abbia il loro “buon salvatore”: sono queste le sue proprie parole, la sua propria tesi; benché nel corso di tutta la Leggenda egli umilî loro ed esalti lui. Che stranezza: gli uomini sono triviali, non credono in Dio, eppure hanno pietà l'uno dell'altro. Il salvatore invece è così maestoso e gli uomini sono sotto di lui come sabbia bagnata: non c'è posto dove mettere i piedi».