Opere. Ricerche. Volume 2
Pubblicazione:
10 febbraio 2020
Edizione:
1
Pagine:
928
Peso:
1500 (gr)
Formato: 177x248x48 (mm)
Confezione: Cartonato con sovracoperta
EAN: 9788821170065
9788821170065
€ 50,00
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Descrizione
Dopo la pubblicazione degli Scritti teorici, Marietti 1820 propone in due volumi le ricerche sul campo di Franco Ferrarotti, padre della Sociologia italiana e titolare della prima cattedra universitaria in Italia dedicata a questa disciplina.
Il secondo volume propone i seguenti testi:
• Alle radici della violenza • L’ipnosi della violenza • Riflessioni e dati su dodici anni di terrorismo in Italia (1969-1981) • Giovani e droga • Il potere come relazione e come struttura • Autori-editori: l’intellettuale come prestatore d’opera e l’attività editoriale nella sua evoluzione da artigianato a industria • La tentazione dell’oblio.
Sommario
Prefazione
ALLE RADICI DELLA VIOLENZA. Prefazione alla prima edizione. I. Prologo. II. Lo scandalo della violenza. III. La violenza come rifiuto della mediazione culturale. IV. Tipi e significato della violenza. V. I vizi sono virtù impazzite. VI. La violenza come stato endemico. VII. La violenza come progetto politico. VIII. La cultura della violenza. IX. La giustificazione ideologica della violenza. X. Repressione e potere. XI. La repressione come manipolazione. XII. La trappola dell’irrazionalismo nella società acefala. XIII. La spiegazione della violenza. XIV. La fuga degli intellettuali nello psicologismo. XV. Violenza: Quale? Perché? XVI. San Basilio e dintorni. XVII. Un caso emblematico: la violenza a Roma. XVIII. Alle radici del “boom criminale”. XIX. Partenogenesi ovvero il monologo culturalistico. XX. Come isolare i terroristi. XXI. La violenza paga se ha un “teatro”. Appendice. Statistiche giudiziarie penali (fonti ISTAT).
L’IPNOSI DELLA VIOLENZA. Prefazione. I. L’interruzione del discorso. II. Emarginazione sociale e violenza nelle società neo-urbane. III. Crisi di valori o “vuoto di valori”? IV. Violenza, identità, visibilità. V. Gli effetti della violenza. VI. La cultura della violenza. VII. Paradossi e antinomie. Bibliografia ragionata. Tavole statistiche.
RIFLESSIONI E DATI SU DODICI ANNI DI TERRORISMO IN ITALIA (1969-1981). I. Le dimensioni del fenomeno. II. Le ragioni del terrorismo: cause e responsabilità. III. Le caratteristiche peculiari della violenza politica e del terrorismo italiano. IV. Pentimenti e confessioni. V. Il terrorismo in Italia – perché?
GIOVANI E DROGA. Prefazione alla seconda edizione. I. Il rapporto giovani-droga come sintomo di una società malata. II. Conversazioni con drogati. III. Un pianeta sconosciuto: la droga come tentato recupero dell’immaginario. IV. Irrazionalismo, violenza e droga. Appendice. L’immagine della droga in un gruppo di studenti medi torinesi (a cura di Elena Cappellano e Luisa Signorelli). Bibliografia ragionata (a cura di Giuliana Luna)
IL POTERE COME RELAZIONE E COME STRUTTURA
AUTORI-EDITORI: L’INTELLETTUALE COME PRESTATORE D’OPERA E L’ATTIVITÀ EDITORIALE NELLA SUA EVOLUZIONE DA ARTIGIANATO A INDUSTRIA
LA TENTAZIONE DELL’OBLIO. Razzismo antisemitismo e neonazismo. Prefazione. I. Carpentras: l’attentato alla memoria. II. L’imperativo morale del ricordo. III. Le due guerre dei trent’anni. IV. Il capo carismatico e il senso del nemico. V. L’ebreo come hostis: il nemico per eccellenza, il diverso da sterminare. VI. Il mito dell’eurocentrismo ariano. VII. Le responsabilità dell’Europa e il suo possibile riscatto. VIII. L’ambiguo ruolo delle avanguardie intellettuali. IX. “Razza”, la parola tabù. X. L’uomo è un ricordo e un progetto per l’uomo. XI. L’Olocausto come questione umana globale. XII. Razze e culture. XIII. Le razze non vanno confuse con le culture. XIV. Oltre il razzismo: per le vittime ma anche per gli stessi razzisti. XV. La società multiculturale: ipotesi e prospettive.
Indice analitico
Note sull'autore
Franco Ferrarotti è professore emerito di Sociologia all’Università di Roma “La Sapienza” e direttore della rivista La Critica sociologica. Con Nicola Abbagnano ha fondato nel 1951 i Quaderni di sociologia, che ha diretto fino al 1967. È stato tra i fondatori, a Ginevra, del Consiglio dei Comuni d’Europa nel 1949, responsabile della divisione Facteurs sociaux dell’Ocse a Parigi e deputato indipendente al Parlamento italiano dal 1958 al 1963.